Boršt, San Antonio in Bosco 58
34018 Dolina - Trieste
Italy

Alle porte di Trieste c’è un paradiso naturalistico chiamato Riserva Naturale della Val Rosandra – Dolina Glinsčiče circondato da colline dove la coltivazione dell’olivo ha una storia secolare: la “Scuola dell’Olio” vi porta a scoprire persone e storie, sentieri e borghi antichi e vi fa assaggiare la cucina con il prelibato extravergine qui prodotto. Mettete quindi in cartella carta, penna e curiosità. La scuola che offriamo è la nostra terra.

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Territorio, storia e sapori autentici.

 

RICETTA: Minestra de bobici

ScuolaDellOlio Trieste

BOBICI

“Minestra de Bobici” o più esattamente “Minestra de Formenton”: “bobici” è una parola di origine slava e usata in Istria nelle popolazioni miste croate/slovene/italiane, mentre la parola formenton ha una origine veneta.

 L’ ipotesi del sopravvento dell'una sull'altra è che sia avvenuto molto probabilmente dopo l'arrivo  delle popolazioni istriane a Trieste nel dopoguerra. 

Distinguiamo la minestra estiva da quella invernale, ma se conservate il granturco e i fagioli in congelatore, la potete fare anche in inverno!

Per la minestra estiva bisogna utilizzare prodotti freschi:

  • Ossa di maiale (magari con un po' di polpa sopra, qualcuno ci mette la salsiccia o l'osso del prosciutto)
  • Patate intere sbucciate (meglio una patata in più così si evita di fare il soffrittino finale per addensarla)
  • Chicchi di granturco (mais - rasati con un coltello dalla pannocchia)
  • Fagioli borlotti sgranati
  • Carotina grattugiata
  • Aglio
  • Foglie di alloro

Bollire a fuoco medio senza mescolare sino a che  i fagioli, le patate e la carne attorno all'osso siano cotte, poi togliere dal fuoco e disossare l'osso, schiacciare le patate ed eventualmente anche un po’ di fagioli, salare e aggiungere olio extravergine di oliva.

Ributtare tutto in pentola, mescolare e cuocere ancora a fuoco lento. Questo è i momento più critico perché se non si fa attenzione la minestra potrebbe attaccarsi .

Per la minestra con gli ingredienti secchi, i fagioli e il granturco devono essere messi a mollo e cucinati separatamente  e poi uniti al resto, ma non sarà mai buona come quella con i  prodotti freschi.

 

Autore della Ricetta: Azienda Agricola Scheriani, storica azienda di Darsella di San Bartolomeo, Muggia, molto  nota per la produzione di vini e olio di varietà autoctone e per la trattoria rurale dal panorama mozzafiato sul Golfo di Trieste ed il pianoro carsico. Offre degustazioni dei suoi prodotti tipici, una cucina dai sapori tradizionali contadini secondo il ritmo stagionale ed appartiene al circuito di produzione dell’olio extravergine di oliva Tergeste D.O.P.